Queste lezioni si prefiggono due compiti. Il primo, il più importante, è di natura didattica: vogliono cercare di far luce su una questione classica – la distinzione tra proposizione analitiche e sintetiche – così come essa è formulata nelle pagine di Kant, Husserl e Quine. A questo scopo di natura didattica, che motiva la scelta di uno stile espositivo semplice e piano e che determina la rinuncia ad ogni tentativo di rendere conto della storia dei problemi e delle interpretazioni, si affianca una preoccupazione teorica, avvertibile quasi in ogni pagina, che concerne il nesso che lega la vecchia domanda sul sintetico a priori ai temi e ai problemi di una filosofia dell’esperienza.

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