Il problema del quale vorrei occuparmi nelle pagine che seguono ha a che fare con la tesi della normatività del significato linguistico (da ora in avanti, TNS) o, più precisamente, con un argomento che ritengo possa essere usato per difendere questa tesi. Dedico qualche parola preliminare per chiarire il modo in cui intendo procedere.

Anzitutto presento TNS nella sua versione più generale e meno impegnativa; accenno al problema della priorità metafisica delle norme e mostro che è un problema che non è essenziale affrontare per apprezzare il contenuto di TNS.

Introduco l’argomento indiretto per TNS: l’analisi di Sellars degli asserti semantici; prima però mostro dei casi di asserti ordinari diversi dagli asserti semantici che, pur apparendo come asserti descrittivi, possono avere, in determinati contesti, un uso normativo. Credo che qualcosa del genere, anche se con alcune differenze, accada anche per gli asserti semantici.

Passo quindi all’analisi di Sellars. La conclusione della sua analisi è che un asserto semantico (in particolare un asserto semantico in un contesto di traduzione) è un asserto che predica l’identità dei ruoli funzionali di due parole (una nella lingua oggetto e una nella lingua in cui è formulato l’asserto, cioè la lingua che funge da metalinguaggio). Mostro come Sellars arrivi a questa analisi. Dedico molto spazio alla critica di Sellars ad un’analisi diversa, ingenua, secondo la quale un asserto semantico è un asserto descrittivo relazional-associativo. Mi concentro su che cosa credo Sellars ritenga scorretto di questa analisi ricollegandomi ad alcune tematiche note del progetto epistemologico di Sellars – in particolare mi soffermo sul nominalismo psicologico e sull’attacco a due versioni del Mito del Dato.

Infine, argomento a favore di un’interpretazione secondo cui l’analisi di Sellars dice che gli asserti semantici sono asserti metalinguistici che hanno delle conseguenze normative – e in questo senso considero l’analisi di Sellars degli asserti semantici un argomento indiretto a sostegno di TNS. Di qui mi ricollego a TNS e all’idea secondo la quale le norme in vigore per le espressioni linguistiche sono set di condizioni di applicazione corretta delle espressioni. Infine accenno a come si possa costruire, a partire da questa idea, un argomento diretto a favore di TNS.

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