Davide Sparti
Il corpo sonoro
Oralità e scrittura nel Jazz
Spazio filosofico
Quaderni
Il volume di cui viene qui proposta l'introduzione è stato pubblicato nella collana Intersezioni dall'editore "Il Mulino". La direzione di Spazio filosofico ringrazia caldamente sia l'autore che l'editore per l'autorizzazione a questa pubblicazione. Per ogni altra indicazione e informazione si potrà far riferimento all'indirizzo internet dell'editore
ed alla scheda editoriale presente nel sito
Perfezionatosi presso l'Istituto Universitario Europeo e la Universität Frankfurt (come Research fellow per la A. von Humboldt-Stiftung), fellow del Collegium Budapest, Davide Sparti è autore di dieci monografie e di tre volumi a sua cura nel campo dell'epistemologia delle scienze sociale, della teoria dell'identità, della filosofia di Wittgenstein, e della pratica dell'improvvisazione. Fra i titoli relativi a quest'ultimo campo, ricordiamo, Suoni inauditi. L'improvvisazione nel jazz e nella vita quotidiana, Bologna, Il Mulino, 2005, seconda edizione 2006; Musica in nero. Il campo discorsivo del jazz, Torino, Bollati, 2007: Il corpo sonoro. Oralità e scrittura nel jazz, Bologna, Il Mulino, 2007. Ha inoltre curato Wittgenstein politico per Feltrinelli, ed ha collaborato con saggi e recensioni alle riviste Aut-Aut, Intersezioni, Iride, Filosofia e questioni pubbliche, Teoria politica, Deutsche Zeitschrift für Philosophie, European Journal of Social Theory, European Journal of Philosophy, Philosophy and Literature, Philosophy and Social Criticism. Dopo essere stato professore a contratto a partire dal 1999 presso le Università di Milano-Bicocca e di Bologna - è dal 2001 professore associato all'Università di Siena, oltre che docente presso l'Università della Svizzera italiana (Lugano) e la Scuola Superiore Sant'Anna (Pisa). È co-fondatore e membro del comitato di direzione della rivista Studi culturali.
Si segnala che questo testo è recensito in "De Musica", 2008
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