Il tema di queste lezioni verte sulla natura dell’oggetto della nostra percezione. È in questa luce che vengono discusse e analizzate, seppure secondo un taglio prospettico molto particolare, le pagine introduttive del secondo libro del Saggio sull’intelletto umano di Locke. Di qui, da una discussione approfondita del rappresentazionalismo lockeano, si muove poi per delineare un insieme di considerazioni critiche che mostrino quali siano le difficoltà che sorgono da una concezione dell’esperienza che dimentichi di tracciare una chiara distinzione tra ciò che la percezione realmente è – un evento causalmente determinato che connette gli organismi animali al loro ambiente – dal senso che pure dobbiamo attribuirle quando ci disponiamo sul terreno fenomenologico e cognitivo e della percezione parliamo come della forma entro cui innanzitutto gli oggetti sono presenti per noi. In questa luce assumono un senso le lezioni conclusive, volte a riprendere alcune delle tematiche lockeane a partire dalle tesi fenomenologiche che Husserl propone nei capitoli introduttivi del secondo volume delle Idee.

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