Che cos’è stata e che cos’è ancora la fenomenologia? La domanda conosce oggi una rinnovata attualità, anche per il bisogno ricorrente di far chiarezza sui rapporti, quanto mai probleamtici e complessi, tra Husserl, fondatore della fenomenologia, e Heidegger, suo principale discepolo, nonché sul loro per molti versi opposto e conflittuale modo di intendere il compito e il destino storico dell’Europa. Il libro affronta, nella prima parte, tale questione, muovendo dal dall’ultimo libro, rimasto incompiuto, di Husserl (La Crisi delle scienze europee e la fenomenologia trascendentale): una sorta di bilancio complessivo e insieme di testamento rivolto al futuro. Di tale futuro si fa carico la seconda parte del libro, in cui Sini espone il suo modo di intendere oggi la fenomenologia o, come ama dire, la fenomenografia: esercizio che introduce il soggetto (il sé filosofante, diceva Husserl) a un’etica della scrittura e del pensiero.

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