Leonardo da Vinci incarna il mito della creazione artistica, di una logica costruttiva che trova i suoi mezzi espressivi in geroglifici, gesti e figure nei loro operativi percorsi di attività: il mito di Leonardo mostra la “logica muta” dell’arte, una poiesis che interpreta la natura cercando di esprimerne i molteplici livelli di senso, le trame progettuali che ne costituiscono la grazia. Leonardo, in particolare nella trasfigurazione mitica che ne offre Paul Valéry (ampiamente analizzata nel presente volume), è l’origine di un discorso fenomenologico sul fare artistico di cui si vogliono qui seguire le tracce e le svolte: percorso che, partendo proprio da Leonardo, tocca anche le prospettive che pensatori fondamentali per l’estetica moderna quali Bacone, Vico, Diderot, Batteux e Kant hanno aperto sul problema della creazione artistica. II rapporto fra arte, tecnica e scienza, i temi del genio e del sistema delle arti, il senso della grazia, la forza desiderativa dell’arte, il ruolo dell’estetica nell’epoca moderna, il significato del costruire artistico per l’uomo sono le voci protagoniste di questo libro: polifonia dialogica che, ricordando Bachtin, vuole esprimere i significati, essi stessi dialogici, dei fare dell’arte.

Continua a leggere (pdf)